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Telefono caduto in acqua: cosa fare subito per salvarlo?

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Basta un attimo di distrazione e il telefono finisce in acqua. Lavandino, vasca, piscina o persino WC: l’umidità può causare rapidamente cortocircuiti e, col tempo, corrosione. Con i passi giusti, però, puoi limitare i danni. In questa guida trovi come gestire l’acqua nel telefono, come asciugarlo correttamente, come riconoscere un danno da liquidi e quando conviene affidarsi ai professionisti. Scoprirai anche perché il trucco del riso è sopravvalutato, cosa significano davvero le certificazioni IP e come prevenire futuri incidenti.

25.09.2025 | Tempo di lettura: 6 minuti

Primo intervento: cosa fare subito (e in che ordine)


Quando il dispositivo cade in acqua, l’ordine delle azioni è fondamentale: così riduci i danni e aumenti le probabilità che torni a funzionare.

Versione breve: estrarre, spegnere, tamponare, rimuovere le schede, lasciare asciugare.

Procedura dettagliata:

  • Recupera subito e spegni. Meno resta a contatto con l’acqua, meglio è. Se era collegato alla corrente, stacca la spina o disattiva l’interruttore, poi spegnilo.
  • Asciuga l’esterno. Tampona delicatamente la scocca con un panno in microfibra; concentra l’attenzione su porta di ricarica e jack (se presente). Evita scuotimenti e aria compressa.
  • Rimuovi gli accessori. Togli cover, SIM e, se presente, microSD. Nei rari modelli con batteria removibile, scollegala.
  • Rispetta una fase di riposo. Metti il telefono in un luogo asciutto e ventilato e lascialo asciugare prima di riaccenderlo o ricaricarlo. Su iPhone, se appare l’avviso di umidità, attendi almeno 30 minuti e riprova più tardi; se necessario, anche il giorno dopo.

Questa sequenza vale più di qualsiasi rimedio casalingo: evita i cortocircuiti e dà all’umidità nascosta il tempo di evaporare.

Asciugare il telefono: cosa funziona davvero (e cosa evitare)?

Il trucco del riso è popolare ma non consigliabile: assorbe lentamente l’umidità e può lasciare micro-residui nei connettori. Asciugatura all’aria e gel di silice (sacchetti essiccanti) sono metodi collaudati e più sicuri per l’hardware. Evita phon, termosifoni/forni e aria compressa.

Metodi a confronto: pro e contro

Metodo

Idoneità

Indicazioni pratiche

Asciugatura all’aria

Ottima

Dispositivo spento, in verticale, buona aerazione; attendi almeno 24–48 h (anche di più dopo immersione).

Gel di silice / sacchetti essiccanti

Ottima

In un sacchetto ermetico con essiccanti; lascia libere le porte.

Riso

Così così

Assorbe ma lentamente; rischio di residui nei connettori.

Phon / termosifone / forno

Da evitare

Il calore danneggia componenti e colle; può aumentare la corrosione.

Da ricordare: niente riso, niente fonti di calore, niente aria compressa. Pazienza + aria restano i migliori alleati per i danni da liquidi.

Dopo l’asciugatura: check da fare passo-passo

Anche se il telefono si riaccende, possono comparire problemi tardivi. Procedi per gradi:

  • Primo avvio senza cavo: se compare un avviso di umidità nella porta, spegni subito e prosegui l’asciugatura; non forzare la ricarica. Su iPhone, l’avviso “Liquidi rilevati” blocca la carica finché il connettore non è asciutto.
  • Altri test da considerare: controlla schermo (macchie/aloni/sfarfallii), touch, altoparlante/microfono, fotocamera (condensa), porta di ricarica (aggancio stabile).
  • Monitora nel tempo: il telefono si scarica più velocemente e si riavvia continuamente, questi problemi possono indicare corrosione in corso

Capire l’IP: “impermeabile” è relativo

Le sigle IP67 o IP68 indicano resistenza a polvere e acqua dolce in condizioni di laboratorio; non implicano protezione per acqua saponata, cloro o sale. Inoltre, urti, invecchiamento delle guarnizioni e sbalzi di temperatura possono ridurre la protezione nel tempo.

In breve:

  • IP67: antipolvere, immersione breve fino a ~1 m per tempo limitato.
  • IP68: come IP67, con profondità/durata superiori (in base alle specifiche del produttore).
  • I test vengono effettuati solitamente in acqua dolce, mentre mare e piscina rappresentano contesti diversi.

Liquidi “speciali”: acqua salata, sapone e bevande zuccherate

Il sale aumenta la conducibilità e accelera la corrosione; anche acqua saponata e bevande zuccherate sono problematiche.

Se il telefono è stato esposto a questi liquidi, dopo averlo spento rimuovi con cautela eventuali residui con acqua pulita (meglio distillata), quindi lascia asciugare ad aria in zona ventilata; evita fonti di calore e aria compressa.

Guasti frequenti: come riconoscerli subito

  • Schermo/touch: macchie d’acqua, aloni, “ghost touch”, schermo nero.
  • Audio: altoparlante ovattato o gracchiante, microfono instabile.
  • Porte/alimentazione: ricarica instabile, avvisi di umidità, connessione ballerina su USB-C/Lightning.
  • Nel lungo periodo: corrosione elettrochimica su connettori, piste e saldature.

Se noti questi guasti, si tratta probabilmente di un danno causato dall’acqua, anche se il dispositivo sembrava funzionare all’inizio.

Assicurazione, garanzia e aspetti legali: cosa è davvero coperto?

Le garanzie standard non coprono di norma i danni da liquidi (considerati danni d’uso). Un’assicurazione specifica può convenire (dipende dal contratto). Verifica anche la mobilia domestica per cadute e umidità. Se sei assicurato, non aprire il dispositivo e documenta i passaggi eseguiti.

Prevenzione: come rendere il telefono più “impermeabile” ?

Nessun dispositivo è impermeabile al 100%, ma puoi ridurre molto il rischio:

  • Custodie/sacchetti impermeabili per spiaggia, barca, piscina, bagno.
  • Prudenza in bagno e cucina; evita di appoggiare il telefono su superfici bagnate.
  • Backup regolari (cloud o locale).
  • Porte pulite: rimuovi polvere/pelucchi; controlla le guarnizioni delle cover.
  • Con la pioggia: tasca interna o pouch impermeabile.

Checklist rapida e pratica

  • Estrarre – Spegnere – Tamponare – Rimuovere le schede – Asciugare (attendi almeno 24–48 h; dopo immersione prolungata anche di più).
  • Niente riso, niente calore, niente aria compressa.
  • Primo avvio senza cavo, poi solo ricarica quando non compaiono più avvisi.
  • In caso di anomalie/avvisi: centro assistenza e, se necessario, assicurazione.

Smartphone KO? Cosa fare adesso (e come provare a salvarlo)

  • Se il telefono è finito in acqua, estrailo subito, spegnilo, asciugalo con delicatezza e rimuovi la SIM e, se possibile, la batteria. Lascialo in un luogo asciutto e privilegia asciugatura all’aria o gel di silice prima di tentare riaccensione o ricarica. Verifica la certificazione IP del tuo smartphone, ma ricorda che vale soprattutto per l’acqua dolce e entro limiti precisi di profondità/tempo.
  • Misure immediate: recupera, spegni, tampona, rimuovi le carte.
  • Asciugatura: luogo ventilato o sacchetto ermetico + gel di silice; pazienza e calma.
  • Importante: se dopo l’asciugatura non funziona, rivolgiti a un professionista.
  • Per dati importanti esistono metodi di recupero avanzati (anche a livello di chip).

Domande frequenti (FAQ)

Il riso funziona davvero con un telefono bagnato?


Meglio di no: aria + gel di silice sono più efficaci e meno rischiosi; evita il riso e qualsiasi fonte di calore.

Per quanto tempo devo asciugare il telefono?


Dopo spruzzi leggeri possono bastare decine di minuti; dopo immersione, considera 24–48 ore (o più). La pazienza aiuta a evitare danni secondari.

Il mio iPhone mostra “Liquidi rilevati nel connettore”: cosa faccio?


Non caricare via cavo: scollega tutto, tieni il connettore verso il basso per far uscire l’eccesso e lascia asciugare; puoi usare la ricarica wireless finché la porta non è asciutta.

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